Nato nel 1998 , Andrea rappresenta l’atleta Altiora per eccellenza. Trafile delle giovanili, dove ha ricoperto tutti i ruoli, tranne il palleggio, entra in prima squadra giovanissimo, affermandosi come libero . La sua grande generosità e il mettere davanti alle proprie ambizioni il bene della squadra emergono in ogni stagione , come quando, tre anni fa, si è speso nel ruolo di banda ( e capitano), per venire incontro alle esigenze tecniche dell’allenatore.
Ha conseguito il diploma in “Costruzione, Ambiente e Territorio, nelle tecnologie del legno”, e attualmente lavora come tecnico disegnatore per un’azienda locale che si occupa della realizzazione di tetti e case in legno.
D’estate non riesce a star lontano dalla palla e il beach volley , insieme alle passeggiate in montagna, diventa il suo passatempo.
Andrea , hai conseguito il brevetto di Smart Coach , allenando con Marco Matessich e Marco Miani la under 12 e 13 . pensi di continuare in questo percorso ?
Certo , lavorare con i piccoli mi piace molto. Al momento il lavoro assorbe molto del mio tempo, ma non voglio rinunciare a trasmettere la mia passione per la pallavolo alle generazioni del futuro. Stare in palestra con i ragazzi è stimolante , io insegno loro i valori dello sport e la tecnica, ma lo scambio è reciproco, mi aiuta a crescere ed ad arricchire dal punto di vista umano.
Lo sport oltre che divertimento, è anche sacrificio . Come lo vivi ?
E’ vero ! Malgrado non siamo professionisti , andare in palestra 3 o 4 volte a settimana per allenarsi a volte è dura, specialmente per chi lavora. Ma la passione per la pallavolo vince ogni dubbio, anzi, l’allenamento aiuta a trovare un equilibrio psicofisico e aiuta a disperdere lo stress accumulato durante il giorno. Per qualcuno il fatto che a 22 anni praticamente non ho mai avuto un Sabato sera libero ,(durante la stagione agonistica), potrà sembrare troppo impegnativo, ma non cambierei questa condizione per nulla al mondo
A proposito di età, a 22 anni sei già un veterano della squadra, e i giovani ti guardano come esempio
Mi fai sentire vecchio. A parte gli scherzi, è vero: dopo 7 stagioni sono sicuramente un veterano. Quest’anno , con l’abbandono di molti atleti più maturi , abbiamo visto un abbassamento importante dell’età media della squadra. I giovani si stanno rivelando una bellissima realtà , stanno crescendo sia in termini tecnici che mentali. Contribuire a questo processo mi rende molto orgoglioso.